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Chiesa di Sant’Agostino
Di antichissime origini, dal 1272 convento agostiniano. Il magnifico
portale romanico dai capitelli guarniti da bassorilievi fitomorfici
stilizzati ne svela l’originaria struttura romanica. All’interno
importanti dipinti tra i quali la “Madonna della cintura” (scuola
di Federico Zuccari), “San Nicola da Tolentino”, pittore emiliano
(sec. XVII), una Concezione di Giovanni Dionigi da Cagli del 1535,
una “Madonna del Soccorso” (Antonio Viviani, sec XVII).
Collegiata di S. Giovanni Battista
Iniziata nel 1615 ed abbellita, secondo l’aspetto attuale, nel 1725
su disegni dell’architetto Antonio Francesco Berardi da Cagli.
All’interno una “Decollazione di S. Giovanni Battista” (Francesco
Allegrini), “Vergine con Bambino e San Giovanni” detta “Madonna
del Cardellino” ed attribuita a Eusebio di Giacomo detto Eusebio
di San Giorgio, discepolo di scuola del Perugino o, secondo altri
studi, direttamente a questo insieme al Pinturicchio.
A Pontericcioli
Sorge il Palazzo comitale, di pietra arenaria ma con portale e
finestre di pietra bianca in stile orientaleggiante (sec. XI). Nella
chiesa di S. Giuseppe, un “S. Pietro e S. Paolo” attribuito a Flaminio
Allegrini Senior.
San Nicolo'
Di fronte al Comune, in luogo della precedente e del Monastero
annesso (labili tracce dietro l’abside e nella parrocchiale).
All’interno, una “Pietà e Santi” di autore ignoto nella quale è
possibile riconoscere Cantiano dell’epoca, un S. Nicolò (Carlo
Maratta, 1625-1713) una pala della Madonna del Rosario con
Bambino e Santi (Ercole Ramazzani di Arcevia, 1539-1598).
Sant'Ubaldo
La chiesa di S. Ubaldo è l’unica che conserva lo stile basilicale.
All’interno un prezioso simulacro ligneo di Gesù crocifisso, opera
del 1537 di Berardino figlio di Ottaviano Dolci da Urbania, una
“Ultima Cena”attribuita al pittore cantianese Ventura Mazza
(1560-post1633), una Circoncisione di Gesù, S. Ubaldo e San
Bernardino attribuiti a Giovanni Baldassini (1534 ca-1601).
Pieve di San Crescentino
Antichissima pieve con annessa torre militare di controllo.
All’interno due affreschi di notevole valore, un S. Crescentino,
S.Ubaldo e Madonna del Bell’amore e un S. Antonio da Padova,
una tela di S. Crescentino di Virginio Nucci (1547-1621) e un
elemento di pluteo in stile carolingio.
A Chiaserna
Si trovano i ruderi dell’ Abbazia di S. Angelo (cripta e l’ala sinistra
del Capitolo) e S. Anastasia (pregevoli affreschi nella cupola).
I tesori nelle chiese
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