Cantiano Turismo

La Turba

La TURBA, il racconto di una Passione

È la rappresentazione che rievoca nelle forme del teatro popolare-religioso la passione, morte e resurrezione di Cristo. Essa si svolge ogni anno la sera del Venerdì santo in vari luoghi del paese, culminando poi nella pizza principale.

Dal secolo di San Francesco, la Turba è una sacra rappresentazione che, ogni anno, rievoca nelle forme del teatro popolare-religioso la passione, morte e resurrezione
di Cristo. Trae origine dai movimenti popolari di riforma religiosa che, partendo dall’Umbria, si diffusero intorno alla metà del sec. XIII nell’Italia centro-settentrionale. A Cantiano nacque la compagnia dei Battuti diventata, intorno alla metà del XV secolo e per volontà di San Bernardino da Siena, la Compagnia del Buon Gesù.

Quella che nacque come una processione di flagellanti, si arricchì nel corso del tempo di personaggi, di dialoghi e di azione, diventando una sfilata scenica che ancora oggi, per ricordare le antiche origini, viene chiamata “Turba”. La manifestazione, che innesta elementi teatrali di rara suggestione scenica sull’originaria processione di più di 250 personaggi in costume, trasforma l’intero nucleo abitativo storico del paese in un grande teatro all’aperto, fondendo la ricostruzione scenografica con gli elementi architettonici ed orografici.

Il rinnovamento più consistente risale agli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale ed è proseguito sino a tempi recenti. Nel 2018 è stata avviata la proposta di candidatura al Riconoscimento del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Nel 2019 è stato inaugurato un Museo che custodisce la memoria storica della Turba, ma che raccoglie oggetti, documenti visivi e sonori scelti a riassumere il senso di comunità che l’evento racchiude.

Per alcuni giorni il paese di Cantiano si trasforma. Nei pressi dei giardini pubblici viene allestito il Cenacolo, luogo deputato all’istituzione dell’Eucaristia, ma anche del tradimento e della cattura del Cristo. Nell’ampia Piazza Luceoli vengono innalzate le strutture che rappresentano il Tempio dei Sacerdoti, il Pretorio romano e la Reggia di Erode; essi sono il palcoscenico sul quale centinaia di persone fanno la loro comparsa e interpretano con devozione e popolare le scene del processo e della condanna. L’ultima scena, la salita al
Golgota, sfrutta al meglio la morfologia del territorio, in questo caso la collina sopra il paese con i ruderi della rocca medievale; qui avviene l’epilogo scandito da una processione di figuranti illuminata da centinaia di torce che rischiarano il buio della notte. L’annuncio della risurrezione e l’omaggio al Gesù morto da parte dei personaggi e dei fedeli che ad essi si sono aggiunti, all’interno della chiesa Collegiata, concludono la serata.

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PROGRAMMA

Ore 05:00
Centro storico. Risveglio al suono delle “battistrangole” curato dagli incappucciati

Ore 05:30
Chiesa Collegiata. Inizio della tradizionale “Visita delle Sette Chiese”

Ore 15:30

Chiesa Collegiata. Azione liturgica della Passione del Signore

Ore 16:30

Chiesa Collegiata. Suono dei “33 rintocchi” e processione, curata dagli incappucciati, del Cristo Morto e della Madonna Addolorata dalla Chiesa Collegiata a quella di S. Ubaldo

Ore 20:00
Per le vie del paese. L’attesa – introdotta dalla figura di Diogene e discepoli, con laudi e canti tradizionali
sui sagrati delle chiese

Ore 20:45
Piazza Luceoli. Cospirazione e tradimento di Giuda

Ore 21:00
Parco della Rimembranza. Ultima Cena
Piazza Luceoli. Momento di vita ebraica
Piazza Luceoli. Processo e condanna

Ore 22:30
Con inizio da Piazza Luceoli. Ascesa al Calvario

Ore 23:00
Colle S. Ubaldo. La Resurrezione

Ore 23:30
Sfilata finale dei personaggi verso la Chiesa Collegiata

ARCHEOLOGIA E ARTE

Cavallo del Catria

BOSCO DI TECCHIE

TIPICITÀ E GASTRONOMIA

TURBA

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